Il libro descrive la trasformazione tecnologica e digitale dell’auto che sta portando verso l’affermazione dei veicoli a guida autonoma che, si stima, rappresenteranno il 17% del mercato dell’auto da qui al 2035 “Le auto a guida autonoma: siamo già nel futuro?”, realizzato grazie ad una iniziativa congiunta del Corporate Vehicle Observatory di Arval Francia e Arval Italia, ripercorre le tappe principali del percorso che, iniziato tra gli anni 80 e gli anni 90 del secolo scorso, sta conducendo speditamente verso un futuro che è sempre più vicino, quando il veicolo autonomo sarà sempre più realtà. Il libro analizza le principali trasformazioni in atto ed evidenzia le principali criticità che dovranno essere affrontate nel corso dei prossimi anni, quando i dispositivi di assistenza alla guida andranno via via perfezionandosi fino ad arrivare ai veicoli a guida completamente autonoma che, secondo alcune ricerche, potrebbero arrivare a rappresentare il 17% del mercato da qui al 2035. I veicoli a guida autonoma stanno, infatti, rivoluzionando il mondo dell’auto: da ormai diversi anni, la completa automatizzazione non è più un’utopia ma un progetto concreto, perseguito dalle principali case costruttrici. La vettura, diventando autonoma, sostituirà il conducente e attraverso le nuove tecnologie di guida quali radar, sensori, telecamere, permetterà agli utenti di beneficiare di tempo prezioso da dedicare a diverse occupazioni professionali e personali. L’avvento del veicolo autonomo promette anche profondi cambiamenti in molti altri settori, come quello assicurativo e legislativo, facendo sorgere alcuni quesiti: i veicoli autonomi potranno circolare liberamente in tutte le strade o solo in percorsi dedicati? Chi sarà responsabile in caso di incidente, l’uomo o la macchina? Cosa accadrà in futuro al mercato delle assicurazioni visto che le auto a guida autonoma potrebbero essere in grado di ridurre il rischio di incidenti del 70%? È indubbio, però, che il veicolo autonomo potrà apportare notevoli vantaggi, oltre a quelli più noti legati al miglioramento della sicurezza sulle strade. Potrebbero, ad esempio, influire sul traffico urbano: grazie a un migliore coordinamento tra le auto agli incroci e tenendo conto dei dati sul traffico rilevabili, i veicoli intelligenti potrebbero ridurre la congestione del traffico che, ogni anno, costa circa 5 miliardi di euro all’economia delle 6 principali città italiane. Oppure, secondo alcuni studi, la guida automatizzata potrebbe essere in grado di far risparmiare circa il 15% del combustibile, comportando un aumento del 30% nel rendimento del carburante, in virtù di una guida più fluida e sicura assicurata dai computer di bordo rispetto anche a quanto garantito da un conducente professionale. Il veicolo autonomo è, dunque, una rivoluzione e non rappresenta certamente la morte dell’automobile ma un suo nuovo avvento nel XXI secolo. Il libro “Le auto a guida autonoma: siamo già nel futuro?” è scaricabile gratuitamente in versione digitale sul sito del Corporate Vehicle Observatory, www.cvo-italia.it. Il CVO è il centro studi sulla mobilità e sulle tendenze del mercato creato da Arval nel 2002 in Francia e operativo in Italia dal 2005. L’Osservatorio, che coinvolge 15 Paesi, è una piattaforma di ricerca neutrale sul tema della mobilità aziendale: uno spazio di analisi e condivisione informativa di best practices, novità e trend del settore dei veicoli ad uso professionale.