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L

a storia della meteora Hesketh è tornata prepotentemente

alla ribalta grazie al film “Rush” di Ron Howard, ed è real-

mente pittoresca come è stata descritta. Il Barone Lord Tho-

mas Alexander Fermor-Hesketh, classe 1950, ricchissimo ere-

ditiere con interessi immobiliari, nella Wells Fargo e

petroliferi in Chevron e Texaco, è uno spirito ribelle deciso a

diventare venditore di auto usate a 16 anni, poi broker a San

Francisco e Hong Kong, Sino a quando poté finalmente ereditare il titolo

nobiliare a 21 anni e svernare nella tenuta di Easton Neston, vicino a

Towcester e Silverstone. Hesketh si fece convincere a creare un team di

F.1 per James Hunt e a costruire una monoposto che si rivelò vincente nel

’74 e ’75. Poi si rese conto che senza sponsor si spendeva troppo, anche

in donne e champagne, vendette le auto e uscì dalle corse per buttarsi

nelle moto, anche qui per breve tempo. Harvey Postlethwaite progettò

sia la F.1 che la V1000. Conclusa l’esperienza in F.1, Lord Hesketh decise di

produrre una moto altrettanto originale e dopo due anni di sviluppo sve-

lò nel 1980 alla presenza di Mike Hailwood, perfetta giunzione tra il “cir-

cus” della F.1 e quello del Motomondiale, la

Hesketh V1000, una granturismo a due ruote

con motore Weslake, Casa vincitrice in F.1 con

la Eagle di Dan Gurney. La produzione iniziò

l’anno successivo, ma alcuni problemi di affi-

dabilità causati da fornitori non all’altezza e i

crescenti costi di sviluppo, fecero fermare la

fabbrica a 139 esemplari, nonostante centinaia

di ordini. Nel 1983 Hesketh Motorcycles Ltd.

venne messa in amministrazione controllata.

Alcuni dipendenti ex-Triumph cercarono di ri-

levare il progetto e un esemplare con marchio

Triumph fu realizzato, ma vennero a mancare i

fondi con la caduta del governo laburista.

Lord Hesketh, che non voleva darsi per vinto,

fondò una nuova società chiamata Hesleydon

Ltd. sempre a Easton Neston, per produrre una

versione aggiornata della V1000 completa-

mente carenata ribattezzata Vampire, ma an-

che in questo caso l’impresa fu improba e fu-

rono costruite 40 unità. L’azienda fu rilevata da

Mick Broom, che aveva fatto parte di Hesketh

R&D team. Broom produsse altre 60 V1000 con

molte modifiche tecniche nei componenti, Ka-

yaba, Nissin, eccetera, e si dedicò all’assisten-

za clienti, al restauro e anche ad una nuova

futuristica concept, la Vortan, che non vide

luce per mancanza di finanziamenti. Infatti

Lord Hesketh si buttò in politica con Margaret

Thatcher, e decise nel 2006 di vendere l’area

industriale di Easton Neston al businessman di

origine russa Leon Max per 50 milioni di sterli-

ne. Broom si spostò presso l’aerodromo di

Turweston, vicino Silverstone. Arriviamo ai

giorni nostri, con Sleeman che rileva tutto, e

crea la Hesketh Motorcycles Ltd. a Redhill, Sur-

rey, U.K.,

www.heskethmotorcycles.co.uk

. Il

nome Hesketh torna in voga perché l’impren-

ditore Paul Sleeman ha comprato i diritti del marchio e presentato una

nuova motocicletta, la Hesketh 24. Cinquantenne ingegnere meccanico,

ha fatto fortuna brevettando il tappo Diesel Key per i serbatoi dei veicoli

diesel, al fine di impedire di metterci per errore benzina verde. Tanto da

diventare fornitore di primo equipaggiamento di grandi gruppi automo-

bilistici. Possiede una Norton Commando, un paio di Hesketh, ma soprat-

tutto dal maggio 2010 l’azienda Hesketh. Si è accordato con Lord Hesketh

e ha varato il piano di rilancio del brand che prevede la realizzazione di

una gamma di bicilindriche, prima delle quali è la Hesketh 24, presentata

nel 2014. Chiaramente il n. 24 è un rimando alla vettura di F.1 vincitrice con

James Hunt del G.P. d’Olanda nel ’75, e la moto porta gli stessi colori:

bianco, rosso, blu. L’edizione limitata della Hesketh 24, chiaramente in

soli 24 pezzi, è in vendita a 35.000 sterline, un prezzo da collezionista di

alto livello. Undici sono state già ordinate prevalentemente in Inghilterra,

mentre le altre sono in via di assegnazione, anche in USA. “La nuova He-

sketh Motorcycles rappresenta l’eccellenza dell’eccellenza – dichiara

Sleeman. La bicilindrica V1000 nacque dalla tecnologia F.1, ed era molto

avanzata per l’epoca, con doppio albero a camme in testa e 4 valvole

per cilindro. La nuova Hesketh deve essere ugualmente all’avanguardia e

inconfondibile. Dispone di un motore “made in USA” S&S X-Wedge da

1917 cc e 124 CV a 6000 giri e 196 Nm di coppia a 3000 g/m, raffreddato ad

aria e a norma Euro 3, specifico per la Casa britannica, ma simile a quelli

usati per le Confederate Wraith e Hellcat e l’italiana CR&S Duu, o anche la

Morgan a tre ruote. Il cambio Baker è a sei marce, mentre la frizione in

bagno d’olio usa componenti della trasmissione automatica Cadillac. Lo

specialista HPE/Harris Performance Engines, propone tre diversi tipi di

personalizzazione del motore. Il telaio è tubolare in cromo-molibdeno

costruito da Racing Innovations originariamente per il prototipo Darwin

DLX. Dar Holdsworth della Darwin Motorcycles di Oklahoma City, presen-

tò nel 2011 un prototipo di una cafè racer show-bike chiamata DLX con

motore S&S X-Wedge. Vinse il primo premio nell’AMD 2011 World Cham-

pionship of Custom Bike Building a Sturgis. Dato che la scelta del motore

era la medesima, Sleeman decise di acquistare il progetto e il prototipo,

che è servito come base della nuova Hesketh 24. Quest’ultima usa forcel-

le Ohlins, freni Beringer con pinza a quattro pi-

stoncini fronte-retro, corona Talon, cerchi BST in

carbonio da 17” con gomme Dunlop. La carena-

tura è in carbonio. Tutto quanto occorre per cre-

are una vera café cruiser. Ognuna delle 24 moto

in serie speciale, porterà una placca d’oro a 18

carati sul serbatoio con il numero progressivo.

La sella è in pelle, made in Italy, mentre le grafi-

che sono state realizzate dall’ex-pilota e Cam-

pione British Superbike Tommy Hill, ora collau-

datore Hesketh. Dopo Paul Sleeman e Tommy

Hill, sono stato il primo “esterno” a provare la

moto in occasione del Goodwood Festival of

Speed. Un premio per aver aiutato la nascita del

progetto, dato che diversi anni orsono avevo

ottenuto da Lord Hesketh un motore e un telaio

per allestire un mezzo per la Battle of the Twins

a Daytona; il progetto sfortunatamente non fu

completato per la chiusura della fabbrica. Dopo

Goodwood ho avuto a disposizione la moto

per un giornata intera per scorazzare nelle cam-

pagne del Warwickshire, le cui stradine sono l’i-

deale per la messa a punto di handling. In defi-

nitiva la moto è un mix rinvigorente tra un

muscoloso bicilindrico americano, “domato” da

un telaio di progettazione britannica e costruito

in USA. Il tutto assemblato di nuovo in Gran Bre-

tagna sotto la direzione di Iain Miles. Curiosa-

mente, però, ad una superbike come questa,

manca il contagiri. Forse perchè la coppia è già

tanta senza aver bisogno di guardare i giri/mo-

tore: basta premere l’avviamento, inserire la

prima e arriva subito… Interasse lungo e centro

di gravità basso, consentono ugualmente una

buona maneggevolezza che migliora ad alta ve-

locità. Più la si guida, più si prende la mano di

questa cafè cruiser, da 232 kg di “kerb weight”

(il peso a secco con olio senza benzina, dichia-

rato). Sì, decisamente Paul Sleeman and Co., hanno creato qualcosa di

veramente unico nella Hesketh 24; stile inglese e prestazioni

“stars&stripes”, per una moto “crossover”, che miscela “custom cool” e

“cafè culture” con performance da superbike. Sleeman dice che Lord He-

sketh aveva avuto l’idea giusta al momento sbagliato, creando la super-

bike inglese dell’era moderna… “Volevo una moto e ho comprato l’a-

zienda. Ho acquisito la struttura di Mick Broom e la licenza per i marchi

Hesketh Motorcycles e Hesketh Racing, relativo a tutto quanto concerne

l’avventura in F.1. L’obbiettivo era quello di costruire un nuovo modello,

e nel frattempo abbiamo completato le ultime 5 V1000 originali come Fi-

nal Edition models. La V1000 nasceva dalla tecnologia F.1, volevamo che

anche la nuova moto fosse diversa da tutte le altre e immediatamente ri-

conoscibile. Abbiamo pensato alla Hesketh 24 per commemorare la pri-

ma vittoria di Hunt a Silverstone in una gara non valida per il Mondiale

nel ’74 e poi nel G.P. d’Olanda del 1975. Abbiamo venduto un sacco di

merchandising in USA, dopo l’uscita del film “Rush” e quindi aspettiamo

altri clienti stranieri per gli ultimi esemplari della Hesketh 24”.

KERB 4/5.14