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natura dello Zuiderzee dal Mare del Nord, trasformandola in
lago d’acqua dolce (lo IJsselmeer) e bonificando i territori
del Flevoland. Allo stesso tempo però, ha privato antiche
città portuali come Enkhuizen e Hoorn, di un accesso al mare
aperto, condannandole al declino. L’indomani incomincere-
mo il tour delle 11 città delle Frisia, dove si disputa una gara
di pattinaggio su ghiaccio lunga 200 km alla quale partecipa-
no oltre 15.000 persone. Lo spessore del ghiaccio dev’esse-
re di almeno 15 cm. Il record è di 6 ore e 47 minuti. Ognuna
delle 11 città possiede una particolarità. Leeuwarden è ca-
poluogo di provincia e città natale di Mata Hari, spia suo
malgrado durante la Grande Guerra. Scendendo verso sud,
Sneek è la seconda città dell’area, molto godibile e celebre
per la Waterpoort, la porta sull’acqua suo simbolo. Ijlst è un
villaggio raccolto attorno a due piccoli canali che tagliano il
fiume IJ. Sloten è un altro gioiellino da meno di 1000 abitanti
dove passeggiare costeggiando il canale e fermarsi a pran-
zo. Stavoren è stata la prima località ad aver acquisito il dirit-
to di chiamarsi città nel 1185, ed è divisa in due parti. Quella
del grande porto con ormeggiate le barche a vela e non, dei
vacanzieri, e il borgo leggermente arroccato sul promonto-
rio, fronte mare interno. Hindeloppen, da godersi al tramon-
to, ti proietta indietro nel tempo della marineria, quando le
donne in paese aspettavano il ritorno dei propri uomini da
lunghi viaggi o battute di pesca. Workum, ha una pianta qua-
si triangolare e il museo del pittore Jopie Huisman. Bolsward
ha un imponente palazzo comunale e un centro colorato e
vivace. Makkum non fa parte delle 11 città, ma è molto piace-
vole, specialmente la piazzetta principale ricca di ristoranti e
il terrapieno lungomare con le pecore che pascolano men-
tre la gente passeggia. Harlingen,ex-villaggio di pescatori,
è una città per giovani con un centro animato, dominato dal
vecchio faro trasformato in hotel con unica camera e lunga
lista di attesa. Dal porto partono i traghetti per raggiungere
le isole di Terschelling e Vlieland. Franeker è moderna e sto-
na con la bellezza delle altre località. Infine Dokkum con le
sue mura medievali, è situata nei pressi di Holwerd, il porto
per raggiungere la stupenda isola di Ameland. Quest’ultima
è eccezionale, con immense spiagge bianche dove la bassa
marea domina fino alle 11 del mattino; poi, il Mare del Nord
riconquista impetuoso il terreno. Certo, è un’altra cosa ri-
spetto al nostro litorale, ma vale la pena venirci almeno una
volta. Hollum è il villaggio più pittoresco di Ameland con
casette del ‘600. Ivi si trova il mulino, il faro alto tredici piani
e il museo marittimo. A Ballum, ancora più piccolo, si tro-
va l’accogliente e originale ristorante De Boerderij, con una
parte trasformata in salotto e il muso di un trattore inserito
a metà del bancone. Poco lontano c’è il bel Museo Nobel,
dedicato al passato, con un po’ di tutto: spicca la sezione
dedicata alle auto storiche. A Ballum c’è anche il piccolo ae-
roporto turistico. Nes è il paese più esteso dell’isola, la qua-
le normalmente ospita 3.500 abitanti, che diventano 60.000
in estate. Buren è totalmente stagionale. Concludiamo il
viaggio in Olanda ripercorrendo la grande diga per tornare
nei dintorni di Amsterdam. Edam è fantastica, la città ideale
per godersi la vita in relax in campagna, a pochi km da una
grande città. Volendam è più commerciale ma ugualmente
piacevole, anche con la nuova Marina. Marken è un villag-
gio-museo unico nel suo genere con le casette verdi affac-
ciate sul porto. Waterland è un pittoresco labirinto di viette
e corsi d’acqua. Di Zandvoort parliamo in altra pagina. L’Alfa
Romeo Giulietta 1.4. TCT si rivela una compagna di viaggio
piacevole e impeccabile, con un assetto che rappresenta il
giusto compromesso tra comfort e sportività, e sospensio-
ni davvero efficaci. Il cambio TCT (Twin Clutch Technology)
a doppia frizione è pratico e fluido, e all’occorrenza c’è la
possibilità di chiamare la marcia con la leva sequenziale, o
le comode palette al volante. Inoltre i consumi si riducono
del 10%, grazie anche al dispositivo Start&Stop. L’abitabilità
è ottima, anche con bambini, e con un bagagliaio totalmente
sfruttabile. Belli i sedili in pelle, grintose le finiture in nero
opaco per la plancia, molto razionale senza inutili orpelli.
Il navigatore, ugualmente semplice da utilizzare, si è rive-
lato impeccabile. Scegliendo di dotare la vettura del tetto
apribile in vetro, viaggiare diventa ancora più piacevole. La
Giulietta TCT è disponibile con i motori 1.4 Turbo MultiAir a
benzina e 2.0 JTD Turbodiesel, entrambi con 170 CV. Peccato
che nei Paesi Bassi, la tassazione alta ne rincari un po’ il prez-
zo rispetto a quello praticato negli stati confinanti. La linea,
che mixa abilmente curve e spigoli, è pulita, sensuale e chia-
ma gli sguardi dei passanti. Il colore più venduto è il bianco
ghiaccio, mentre la gamma dei rossi - un classico Alfa - rap-
presenta la seconda opzione. Questa Giulietta ha tutti gli in-
gredienti per creare uno zoccolo duro di nuovi alfisti, pronti
ad accogliere i modelli che arriveranno. Dalla 4C alla nuova
Giulia, attendendo anche la spider che sarà realizzata in col-
laborazione con Mazda. Fermo restando che il DNA puro di
Alfa Romeo resta sempre quello legato alle corse e alle pre-
stazioni, per questo la punta di diamante della gamma dovrà
sempre essere una sportiva progettata e costruita in Italia.
Un cameo: nell’ultima parte del viaggio abbiamo utilizzato
come “tender” anche una Punto Diesel. Nel suo segmento,
è una macchina spaziosa, pratica, con un ottimo rapporto
qualità/prezzo che merita di essere valorizzata di nuovo.
Per informazioni tecniche, sulla gamma e il listino:
www.alfaromeo.ite
www.alfaromeo.nl.