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KERB 1.13

natura dello Zuiderzee dal Mare del Nord, trasformandola in

lago d’acqua dolce (lo IJsselmeer) e bonificando i territori

del Flevoland. Allo stesso tempo però, ha privato antiche

città portuali come Enkhuizen e Hoorn, di un accesso al mare

aperto, condannandole al declino. L’indomani incomincere-

mo il tour delle 11 città delle Frisia, dove si disputa una gara

di pattinaggio su ghiaccio lunga 200 km alla quale partecipa-

no oltre 15.000 persone. Lo spessore del ghiaccio dev’esse-

re di almeno 15 cm. Il record è di 6 ore e 47 minuti. Ognuna

delle 11 città  possiede una particolarità. Leeuwarden è ca-

poluogo di provincia e città natale di Mata Hari, spia suo

malgrado durante la Grande Guerra. Scendendo verso sud,

Sneek è la seconda città dell’area, molto godibile e celebre

per la Waterpoort, la porta sull’acqua suo simbolo. Ijlst è un

villaggio raccolto attorno a due piccoli canali che tagliano il

fiume IJ. Sloten è un altro gioiellino da meno di 1000 abitanti

dove passeggiare costeggiando il canale e fermarsi a pran-

zo. Stavoren è stata la prima località ad aver acquisito il dirit-

to di chiamarsi città nel 1185, ed è divisa in due parti. Quella

del grande porto con ormeggiate le barche a vela e non, dei

vacanzieri, e il borgo leggermente arroccato sul promonto-

rio, fronte mare interno. Hindeloppen, da godersi al tramon-

to, ti proietta indietro nel tempo della marineria, quando le

donne in paese aspettavano il ritorno dei propri uomini da

lunghi viaggi o battute di pesca. Workum, ha una pianta qua-

si triangolare e il museo del pittore Jopie Huisman. Bolsward

ha un imponente palazzo comunale e un centro colorato e

vivace. Makkum non fa parte delle 11 città, ma è molto piace-

vole, specialmente la piazzetta principale ricca di ristoranti e

il terrapieno lungomare con le pecore che pascolano men-

tre la gente passeggia. Harlingen,ex-villaggio di pescatori,

è una città per giovani con un centro animato, dominato dal

vecchio faro trasformato in hotel con unica camera e lunga

lista di attesa. Dal porto partono i traghetti per raggiungere

le isole di Terschelling e Vlieland. Franeker è moderna e sto-

na con la bellezza delle altre località. Infine Dokkum con le

sue mura medievali, è situata nei pressi di Holwerd, il porto

per raggiungere la stupenda isola di Ameland. Quest’ultima

è eccezionale, con immense spiagge bianche dove la bassa

marea domina fino alle 11 del mattino; poi, il Mare del Nord

riconquista impetuoso il terreno. Certo, è un’altra cosa ri-

spetto al nostro litorale, ma vale la pena venirci almeno una

volta. Hollum è il villaggio più pittoresco di Ameland con

casette del ‘600. Ivi si trova il mulino, il faro alto tredici piani

e il museo marittimo. A Ballum, ancora più piccolo, si tro-

va l’accogliente e originale ristorante De Boerderij, con una

parte trasformata in salotto e il muso di un trattore inserito

a metà del bancone. Poco lontano c’è il bel Museo Nobel,

dedicato al passato, con un po’ di tutto: spicca la sezione

dedicata alle auto storiche. A Ballum c’è anche il piccolo ae-

roporto turistico. Nes è il paese più esteso dell’isola, la qua-

le normalmente ospita 3.500 abitanti, che diventano 60.000

in estate. Buren è totalmente stagionale. Concludiamo il

viaggio in Olanda ripercorrendo la grande diga per tornare

nei dintorni di Amsterdam. Edam è fantastica, la città ideale

per godersi la vita in relax in campagna, a pochi km da una

grande città. Volendam è più commerciale ma ugualmente

piacevole, anche con la nuova Marina. Marken è un villag-

gio-museo unico nel suo genere con le casette verdi affac-

ciate sul porto. Waterland è un pittoresco labirinto di viette

e corsi d’acqua. Di Zandvoort parliamo in altra pagina. L’Alfa

Romeo Giulietta 1.4. TCT si rivela una compagna di viaggio

piacevole e impeccabile, con un assetto che rappresenta il

giusto compromesso tra comfort e sportività, e sospensio-

ni davvero efficaci. Il cambio TCT (Twin Clutch Technology)

a doppia frizione è pratico e fluido, e all’occorrenza c’è la

possibilità di chiamare la marcia con la leva sequenziale, o

le comode palette al volante. Inoltre i consumi si riducono

del 10%, grazie anche al dispositivo Start&Stop. L’abitabilità

è ottima, anche con bambini, e con un bagagliaio totalmente

sfruttabile. Belli i sedili in pelle, grintose le finiture in nero

opaco per la plancia, molto razionale senza inutili orpelli.

Il navigatore, ugualmente semplice da utilizzare, si è rive-

lato impeccabile. Scegliendo di dotare la vettura del tetto

apribile in vetro, viaggiare diventa ancora più piacevole. La

Giulietta TCT è disponibile con i motori 1.4 Turbo MultiAir a

benzina e 2.0 JTD Turbodiesel, entrambi con 170 CV. Peccato

che nei Paesi Bassi, la tassazione alta ne rincari un po’ il prez-

zo rispetto a quello praticato negli stati confinanti. La linea,

che mixa abilmente curve e spigoli, è pulita, sensuale e chia-

ma gli sguardi dei passanti. Il colore più venduto è il bianco

ghiaccio, mentre la gamma dei rossi - un classico Alfa - rap-

presenta la seconda opzione. Questa Giulietta ha tutti gli in-

gredienti per creare uno zoccolo duro di nuovi alfisti, pronti

ad accogliere i modelli che arriveranno. Dalla 4C alla nuova

Giulia, attendendo anche la spider che sarà realizzata in col-

laborazione con Mazda. Fermo restando che il DNA puro di

Alfa Romeo resta sempre quello legato alle corse e alle pre-

stazioni, per questo la punta di diamante della gamma dovrà

sempre essere una sportiva progettata e costruita in Italia.

Un cameo: nell’ultima parte del viaggio abbiamo utilizzato

come “tender” anche una Punto Diesel. Nel suo segmento,

è una macchina spaziosa, pratica, con un ottimo rapporto

qualità/prezzo che merita di essere valorizzata di nuovo.

Per informazioni tecniche, sulla gamma e il listino:

www.alfaromeo.it

e

www.alfaromeo.nl

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