Previous Page  11 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 11 / 84 Next Page
Page Background

11

KERB 3.13

I

l progetto Zagato TZ3 nasce nel 2010 con la presentazione

dell’Alfa Romeo TZ3 Corsa a Villa d’Este, dove vince il pre-

mio riservato alle Concept car. Una vettura esclusivissima

commissionata da un collezionista tedesco di Alfa Romeo. Il

suo ciclo produttivo si è concluso quest’anno con l’esposizio-

ne, sempre a Cernobbio, della versione Alfa Romeo TZ3 Stra-

dale in una sgargiante colorazione gialla abbinata a interni blu.

I colori di Modena e anche di Torino, ma in realtà non c’è nes-

sun legame. L’ha voluta semplicemente così il proprietario. La

presenza sul Lago di Como della TZ3 Stradale con telaio nu-

mero 3, ha sancito l’avvenuta consegna di tutti i 9 esemplari

di questa versione. Purtroppo nessuna ha trovato casa in Italia.

Sono andate tutte all’estero: in USA, in Canada, in Giappone, in

Svizzera. La n. 1 è stata consegnata al collezionista americano

Eric King, membro dell’Automobile Museum di Saratoga (NY).

La n. 2 in Giappone, la 3 è la protagonista di questo servizio,

eccetera…Se la TZ3 Corsa è da competizione, basata su una

vasca in fibra di carbonio con gabbia tubolare in acciaio, do-

tata di motore Maserati V8 da 420 CV, la TZ3 Stradale usa telaio

e meccanica della Chrysler/Dodge Viper ACR V10 da 8,4 litri e

640 CV con specifiche successive al 2008, per oltre 300 km/h

di velocità massima. La TZ3 Stradale rappresenta la prima Alfa

Romeo americana della storia! Nove più una, le auto realizza-

te in totale, traendo ispirazione dalla celebrazione dei 100 anni

del marchio Alfa Romeo. Un multiplo d’opera d’arte, realizzato

da uno dei carrozzieri più legati al marchio del Portello: qua-

rantacinque i modelli disegnati dal 1922 ai tempi nostri, sia con

carrozzerie da corsa che stradali. Possiamo dire che la TZ3 sia

la “summa” dell’Alfa Romeo secondo Zagato, visto che lo sti-

le presenta tutti i crismi che da sempre contraddistinguono il

marchio della Z stilizzata. In primis, la tipica configurazione ae-

rodinamica “Kamm-tail” (K-tail), cosiddetta “Coda Tronca”, che

ha caratterizzato le Zagato a partire dagli anni ’60, e vide la sua

massima applicazione proprio sulle Alfa Romeo Giulia TZ del

’63 e TZ2 del ‘65, alle quali la TZ3 chiaramente si ispira. Per Za-

gato, la TZ3 Corsa e la TZ3 Stradale rappresentano due approcci

diversi per lo stesso tributo ad Alfa Romeo. “La TZ3 Corsa è

un’auto da pista. Non è un esercizio di stile. È un’auto Neoclas-

sica. Esemplare unico. La TZ3 Stradale è un esercizio di Stile.

Non è un‘auto da Corsa. È un’auto Avant-garde”. La TZ3 Corsa

ha la carrozzeria in alluminio battuta a mano; le TZ3 Stradali in

carbonio. Abbiamo avuto il privilegio di poter provare la TZ3

Stradale gialla, e l’impressione che ne abbiamo avuto è proprio

quella di essere al volante di un’opera d’arte. Un oggetto unico

con una personalità forte. Può essere facile da guidare, ma an-

che impegnativa se si esagera visto che per scelta non si hanno

dispositivi elettronici (ABS a parte). Bisogna corteggiarla e ri-

spettarla, ma ti asseconda, si fa sentire tua. Ha l’assetto sportivo

della Viper ACR con l’estrattore posteriore, ma senza l’alettone.

Preciso il cambio a corsa corta, chiara e semplice la strumen-

tazione. Razionale la disposizione dei comandi. Riassumendo,

spartana, essenziale ma con savoir-faire. Questo esemplare ha

la plancia con la posizione dei comandi invertita rispetto alle

altre, per rispondere a una precisa richiesta del cliente. Bello

e utile anche lo sportello posteriore che da accesso al piccolo

vano per una borsa. La scritta TZ3 Stradale compare su mol-

ti dettagli: nel contagiri, sulla plancia, sul brancardo, ricamato

sul sedile, ma anche sul coperchio del propulsore. La targhetta

con il numero di telaio è posta nel vano motore. Il prezzo indi-

cativo, visto che dipende dalle personalizzazioni, è di 400.000

Euro oltre al costo della Viper. Siamo ammaliati da questa livrea

atipica gialla. La TZ3 Corsa era stata presentata nel classico co-

lore rosso in omaggio all’Alfa come da tradizione racing, così

come la prima TZ3 Stradale, verniciata in una tonalità legger-

mente più scura. “Il vantaggio del giallo è quello di abbassare

e allargare le forme, come insegnano Johannes Itten e la scuola

Bauhaus - ci dice Andrea Zagato. Il quale chiamato a definire

quale sia il futuro degli stilisti italiani fa notare che: “Il carroz-

ziere sta tornando a essere quello che era, non più assembla-

tore. E’ più design-oriented e meno production-oriented”. A

produrre ci pensano le Case. Senza l’assillo della produzione,

può tornare il Rinascimento delle forme? Info:

www.zagato.it.