L’ITALIA S’E’ DESTA: “PEDRO, ADELANTE CON JUICIO …”
D
a Parigi a Detroit, il mondo dell’auto con-
tinua a presentare nuovi sfavillanti con-
cept e modelli di grande appeal. Pensia-
mo solo alla Volkswagen XL Sport con motore
Ducati: da urlo! Oppure alla Citroën Divine DS
e alla prima ibrida Lamborghini: l’Asterion LPI
910-4. E ancora, la Mercedes-AMG GT, che lascia
senza fiato e lancia la sfida alla 911. Jaguar cala
la doppia carta berlina XE e SUV X-Pace. Audi
svela la nuova TT, mentre dal Giappone ecco
il poker Nismo Pulsar, Honda Civic Type R, Infi-
niti Q80 e Q60. Per non parlare dell’attesissima
Honda NSX. Interessanti anche le nuove Smart,
come in ottica racing la Renault Sport RS01 e la
Nissan LMP1 GT-R LM Nismo a motore anteriore
nel WEC. Come non parlare della Ford Mustang
e della concept Ford GT, che preannuncia il ri-
torno del mito? Poi Porsche Cayman GT4, Ca-
dillac CTS-V e Alfa Romeo 4C Spider in versione
definitiva, per arrivare alla proto Alpine Vision
GranTurismo, per ora solo in maquette. Tanta
roba! E il mercato che fa? Si muove, un po’ lenta-
mente ma si muove, specie all’estero. Anche da
noi qualche sussulto c’è stato, anche se il con-
testo non è mai dei più favorevoli. L’auto, utile
per farsi sponsorizzare un evento, torna poi ad
essere vituperata nel quotidiano, dove rincara
tutto (bollo, parcheggi, autostrada). Mentre di
aumentare la detraibilità non se ne parla e di
abolizione del bollo nemmeno. Il prezzo della
benzina cala in funzione del valore del greggio,
ma meno di quanto dovrebbe, perché restano
le accise altissime. Dal Governo attuale stiamo
ancora aspettando qualche mossa concreta e
avveduta, invece finora interventi sull’hardware
non si sono visti. Solo aggiornamenti di softwa-
re. Anzi, ancora mosse ostili. Con la volontà di ri-
pristinare il bollo per le auto cosiddette storiche
con meno di trent’anni, lasciando però facoltà
alle regioni di decidere in che misura applicare
la norma. Se così avverrà, gli italiani non saran-
no uguali tra loro. In alcune ragioni si pagherà in
altre no. Alcuni puristi hanno spaccato il capello
in quattro dicendo che le auto d’epoca devono
avere almeno trent’anni e una storia di prodotto
particolare che le renda degne di tutela, ma ci
sembra un discorso di lana caprina. Oggi, dove
ogni cosa diventa obsoleta dopo pochi mesi,
non vogliamo riconoscere come storiche auto
del ’94 come la Fiat Coupé per esempio? O
come le prime Panda di Giugiaro? Il ciclo di vita
di un’auto in passato era mediamente di otto/
dieci anni: oggi si è dimezzato. Molti modelli,
anche di successo, dopo pochi anni spariscono
dalla circolazione e finiscono come usato all’e-
stero, destinazione Africa ed Est Europa. Per cer-
ti versi è già considerata storica una vettura del
2004, anche se va ancora benissimo. Auto che
NASCONO NUOVI MARCHI DI NICCHIA E IL MERCATO DA’ SEGNI DI RIPRESA. PEUGEOT “SBANCA” IL WEB CON UNA BELLA IDEA
di A. Cittadini
05
terza pagina
SCARICA SUBITO L’APP DI KERB MOTORI
http://www.pocketmags.com/viewmagazine.aspx?titleid=2032&title=Kerb+Motori
nel ‘90% dei casi il proprietario forse usa solo nei
week-end per partecipare a raduni o per puro
piacere di guida, con chilometraggi ridotti. Pre-
vediamo che anche in questo caso arriverà ben
poco nelle casse dello stato, perché molti de-
cideranno di demolire le macchine di modesto
valore, magari solo affettivo, oppure di vendere
all’estero quelle più quotate. E anche in questo
caso la filiera di meccanici, restauratori, club or-
ganizzatori di eventi andrà a ramengo. Dovrem-
mo arrivare al sistema svizzero, che permette
di avere una targa sola per più vetture, abolire
tout-court il bollo e rendere deducibile almeno
il 50% dei costi per chi usa l’auto per lavoro e
per le flotte aziendali. Tutto il resto è bla-bla-bla.
L’ASI ha puntualizzato che è solo l’Italia ad avere
in Europa una tassa patrimoniale sul motorismo
storico, mentre tutti gli altri Paesi applicano tasse
legate alla circolazione dei veicoli di gran lunga
inferiori a quelle italiane. Passiamo ad altri argo-
menti. Si temeva che la scelta del Gruppo Fiat
di divenire FCA e trasferire le proprie sedi in In-
ghilterra e Olanda, dovesse far morire l’industria
dell’auto in Italia. Noi pensiamo e auspichiamo,
che avverrà il contrario. Stiamo già vedendo
nascere tante iniziative di nicchia, legate soprat-
tutto al mercato del lusso e a prototipi speciali,
in serie limitata. Staremo a vedere se avranno
lunga vita. Forse sarebbe stato meglio avere
un progetto unico ed una compagine societa-
ria con le spalle più larghe per capitalizzare gli
sforzi. Ma si sa, si conosce l’equazione cento ita-
liani uguale cento idee diverse e cento partiti,
in questo caso tanti piccoli costruttori. Noi spe-
riamo che se si riducano veramente i costi del
lavoro e quelli vivi strutturali legati ad energia,
trasporti, eccetera; che si elimini la burocrazia e
che si abbiano tutele giuridiche maggiori (oggi
si può fallire impuniti e riaprire con altra ragione
sociale, lasciando debiti enormi e costringendo
i creditori a fallire egualmente…), in modo da
attirare qualche costruttore in Italia. Lo sappia-
mo, pura utopia. Hanno impianti dappertutto in
Europa, tranne che da noi. Unico il VW Group
con Lamborghini e Ducati, mentre Mercedes flir-
ta con MV Agusta. Infine, dobbiamo sottolinea-
re il grande successo del lancio promozionale
della Peugeot 208 GTi 30th. Lo scorso ottobre
la serie GTi della Casa francese ha compiuto 30
anni e Peugeot ha voluto festeggiare la ricor-
renza con uno spot televisivo che rivisita quello
storico del 1984, “Le bombardier”. Le due auto
protagoniste, la 205 e la 208 figurano appaiate
nella home page del sito
www.gtiisback.ite
nell’immagine qui sopra. Per l’occasione Peu-
geot Italia ha cavalcato l’onda, e ha ideato un
originalissimo concorso on line che ha messo in
palio - e qui sta il bello - una 205 1.9 GTi 130 CV
Plus del 1992 completamente restaurata, del va-
lore di 8.000 Euro. Un premio esagerato, da veri
appassionati di motori. Per vincerla gli appas-
sionati dovevano seguire le varie fasi del restau-
ro e rispondere a cinque domande abbinate a
cinque clip sul sito. Al concorso hanno parte-
cipato quasi 24mila fan del Leone che hanno
cercato di arrivare all’estrazione finale del for-
tunato vincitore: Antonello Arcari di Campobas-
so. A consegnare l’auto, lo scatenato collega di
Omniauto.itAndrea Farina, live su YouTube. Una
bellissima iniziativa di comunicazione, dal gran-
de ritorno mediatico ma low cost. Non occorre
avere budget miliardari se si hanno intuizioni
brillanti. Chapeau, bella idea, chez Peugeot!
KERB 4/5.14