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Lanciata sul mercato nella seconda metà del 2013, Peugeot 308
ha saputo imporsi come global car. Ovvero un’auto da vendere
in tutti i mercati del mondo ad eccezione del nord America dove
per ora il marchio non è presente, anche se sembra pianificato
un ritorno a breve termine. Sarebbe una sfida importante, che ri-
chiamerebbe alla memoria le epiche vittorie a Indianapolis negli
anni 1913, ’16, ’19! Una global car è una vettura che deve piacere
a tutti e avere dotazioni e allestimenti in grado di soddisfare il
maggior numero di automobilisti possibile; sembra facile, ma non
è proprio così. Eletta “Auto dell’anno” nel 2014, la 308 ha ottenuto
diversi premi in ambito internazionale e soprattutto, cosa più im-
portante, ha raggiunto quei riscontri di vendite che la pongono
come una delle rivali più insidiose della VW Golf nel segmento
C. Le ragioni del suo successo sono molteplici: piace la sua linea
essenziale, sobria, che fa bella figura in qualsiasi situazione - sia
berlina che famigliare - specie in “abito da sera”, nera con vetri
scuri e cromature a vista. E’ un’auto per persone normali ma bril-
lanti, che senza il bisogno di spendere molto di più, trovano in
lei quella versatilità che cercano. Infatti anche il rapporto qualità/
prezzo è una delle carte vincenti di questa vettura. Alla berlina nel
2014 si è affiancata la SW e allo stesso tempo Peugeot ha iniziato a
lavorare su una serie di versioni speciali, come la 308S nata appo-
sitamente per la Cina. Questa cinque porte fin dalla sua nascita ha
mostrato un’anima sportiva: svelata prima con l’allestimento GT
Line, poi con l’introduzione della GT da 205 CV, per arrivare alla
308 GTi by Peugeot Sport da 250 e 270 CV. Quest’ultima dotata del
motore 1.6 THP con la potenza specifica più alta per la cilindrata:
ben 169 CV/litro. Da essa è derivata la 308R HYbrid, prototipo a
trazione integrale che abbina propulsione elettrica a performance
da supercar. Questo modello mostra come in futuro sarà possi-
bile avere anche veicoli elettrici ultra sportivi. Lo sta dimostran-
do la Formula E, oltre alle applicazioni del KERS in F.1 e nel WEC.
L’incognita è legata allo smaltimento delle batterie e all’utilizzo
dell’energia a carbone per produrle: tutto ciò ne vanificherebbe
l’ecologicità. Il discorso dell’autonomia invece si supererà con il
progresso della tecnologia. Come funziona questa 308R HYbrid?
Con l’avviamento si attiva la modalità ZEV (la prima delle tre, total-
mente elettrica). Con i 115 CV sviluppati dall’unità elettrica poste-
riore, tale modalità rimane in uso fino a 100 km/h. Se la carica del-
la batteria non è sufficiente, 308R HYbrid passa autonomamente
alla modalità HYbrid, dove la potenza e la coppia trasmessa alle
ruote raggiungono 270 CV e 330Nm. Quando si spinge a fondo il
pedale dell’acceleratore, i motori elettrici agiscono come boost
di potenza assieme al propulsore a benzina per sviluppare fino
a 400 CV e 530Nm nella modalità HYbrid Sport. Dulcis in fundo,
dal know-how Peugeot Sport è nata anche una macchina da cor-
sa vera e propria, la 308 Racing Cup. Partendo dalla base della
308 GTi by Peugeot Sport, i progettisti del reparto corse hanno
sviluppato un prodotto disponibile a fine 2016 per i piloti di tutto
il mondo, con specifiche conformi alla serie TCR International, in
pratica il Mondiale FIA Turismo. Oltre ai campionati nazionali in
Italia (TCS), Germania, Spagna, Belgio, nelle competizioni endu-
rance e nel nuovo monomarca che sostituirà la RCZ Racing Cup.
La 308 da corsa eroga 308 cavalli e non poteva essere diversa-
mente, ovvero 38 in più della versione stradale. La larghezza è
stata aumentata di 106 mm rispetto alla GTi e il vistoso alettone
posteriore stabilizza maggiormente il retrotreno. Molto curata
l’aerodinamica, che conferisce un aspetto aggressivo. L’estetica
della vettura è completata da cerchi da 18 pollici ed elementi ra-
cing come freni con pinze a 6 pistoncini e cambio sequenziale
a 6 rapporti con leve al volante. Pesa 1000 kg.-1050 kg., ed è in
grado di dare filo da torcere a sportive di maggior cubatura!