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KERB 3.14

cendo attenzione al rispetto del codice stradale. Un percorso misto sen-

za traffico, che rende fin da subito piacevole il test: uno e trino, visto che

parliamo di Tridente, dal momento che ci siamo messi alla guida della S

Q4, poi della Diesel e infine della base. Se la prima è godimento allo

stato puro, dato dalla tenuta della trazione integrale, dai cavalli in ab-

bondanza e dal relativo sound, oltre che dal sistema frenante maggiora-

to con dischi Brembo Dual Cast, la seconda regge molto bene il confron-

to. Infatti il motore a gasolio è la chiave di volta per poter far breccia sul

mercato europeo con un prezzo competitivo da 67.751 Euro. E’ la prima

volta nella sua storia che Maserati propone un propulsore diesel, che si

rivela molto versatile, e gli ingegneri Maserati hanno fatto in modo che il

suono fosse simile a quello del motore con propellente super senza

piombo. La Ghibli Diesel consente consumi inferiori ai sei litri per 100 km,

ed è la prima Maserati con tecnologia Start-Stop. A livello di guida in

condizioni di percorrenza normali, le differenze percettibili sono minime:

lo sterzo della Diesel è un po’ più duro di quello della Q4 e il sistema

frenante è differente, dato che sulle versioni S è potenziato rispetto a

quello montato su base e Diesel. Chi usa la macchina tutti i giorni per la-

voro, troverà anche nella vettura a gasolio un grande mezzo, godibile e

affidabile, dal look moderno e accattivate, con tutti i crismi che fanno di

Maserati un’icona delle “luxury sport sedan”. All’interno dell’abitacolo,

quest’auto si distingue per essere moderna, funzionale e dinamica. Lo

specifico design del cruscotto, concavo fronte lato passeggero, mostra

perfettamente il suo carattere brillante e giovane, senza per questo per-

dere nulla del lusso che ci si attende da una Maserati. La strumentazione

e i comandi sono impostati all’insegna del “tutto davanti allo sguardo”.

Quindi niente distrazioni per cercare pulsanti a destra e sinistra. Segni par-

ticolari: pelle bicolor, carbonio sulla consolle, display touch screen più

grande rispetto alle concorrenti. I sedili sono comodi e avvolgenti, uno

step migliorativo. La comodità negli interni è anche per cinque, se occor-

re, con ampio bagagliaio e schienale abbattibile 60/40. L’amante dell’iper-

sportività, dotato di portafoglio più gonfio, può optare invece per la Ghi-

bli da 330 CV o la S da 410, inclusa la Q4, la più prorompente di tutte. Va

sottolineato che in fatto di consumi e riduzione delle emissioni, con que-

sta nuova famiglia di motori V6, Maserati ha fatto dei passi avanti notevoli.

Ovviamente la Diesel è la più parca di tutte, con valori che quasi si dimez-

zano rispetto a quelli dei mezzi a benzina, ma anche la Q4 da 284 km/h e

4,8” nell’accelerazione 0-100, mantiene un certo aplomb quando passa

davanti alle stazioni di servizio. Soffermandoci sulla linea, troviamo che sia

molto equilibrata. Magari di primo acchito sempra convenzionale, ma in

realtà emergono chiaramente rivisitazioni moderne di forme care alla sto-

ria Maserati, in un sapiente mix di angoli e linee morbide. L’avanterno evi-

denzia la familiarità con la Quattroporte, ma il profilo del cofano è più

spiovente e il muso è più prominente; la calandra è diversa, stretta in alto

e larga in basso e ricorda sia la GranTurismo che i modelli vintage del

passato come la A6 GCS, specie per i listelli verticali. Agressivissima la

presa d’aria orizzontale sotto la calandra. Bello il disegno dei fari a led,

che ricorda un boomerang al contrario, e qui abbiamo una reminiscenza

con la 3200GT e i suoi celeberrimi fanali posteriori. MarcoTencone e il suo

staff avevano il difficile compito di produrre una macchina che enfatizzas-

se le proprie caratteristiche di agilità e dinamismo attraverso una persona-

lità dall’aspetto più marcato, ma che mantenesse allo stesso tempo alcuni

collegamenti estetici con la Quattroporte. Il risultato è quello di aver ge-

nerato una “coupé a quattro porte”, dato che su strada la vettura si com-

porta come una granturismo, con le comodità di una berlina. Infatti dare

piacere di guida è proprio uno degli obiettivi cardine del progetto Ghibli,

e ciò è stato possibile adottando una ripartizione dei pesi perfetta, con il

50% sia all’anteriore che al posteriore. I passaruota, specie quelli posterio-

ri, si ispirano alle forme curvilinee e muscolose addirittura della Birdcage,

e danno grinta al progetto. Il profilo laterale è dominato dalla linea che si

sviluppa dalle tradizionali prese d’aria Maserati e sale per terminare die-

tro ai fanali posteriori. Un taglio che dà quasi l’idea che la vettura sia più

bassa e abbia una sorta di profili laterali che ricordano le “minigonne”

tipo F.1. Elegante e pulita la coda, che lascia aperta anche l’ipotesi futura,

chissà, di un portellone. Curatissimi i dettagli: lo spoiler sul baule, il taglio

delle luci che dà continuità con il cofano, l’estrattore, i terminali di scarico

rotondi e cromati del tipo quattro in due. Tulle le versioni Ghibli utilizzano

un cambio automatico ZF a otto rapporti utilizzabile come automatico o

manuale, oltre che con leve al volante. Prevede cinque modalità di cam-

biata: Auto Normal, Auto Sport, Manual Normal, Manual Sport e I.C.E. per

condizioni meteo estreme. Della Q4 diciamo che ha eguali consumi e pre-

stazioni della trazione posteriore, ma grazie al grip costante degli pneu-

matici ha maggior guidabilità “all year long”, in qualsiasi situazione atmo-

sferica. La Ghibli dispone dell’ATC, l’Active Torque Control che migliora la

tenuta e la percorrenza di curva, garantendo una traiettoria più precisa. La

personalizzazione come di consueto è un cavallo di battaglia della marca

modenese e anche con la Ghibli si ha la più possibilità di cucirsi l’auto su

misura abbinando alla tinta della carrozzeria, pelli e legni per gli interni, il

colore delle pinze freno, la foggia dei cerchi preferiti, e altro ancora. Il

colore più vibrante è il Blu Emozione, mentre in nero un’auto ha sempre il

fascino da serata di gala. Blu è la nostra Q4, nera la Diesel, grigio metallo

la base. L’arrivo della Ghibli ha inaugurato l’apertura del secondo sito

produttivo Maserati a Grugliasco, Torino, nel nuovo impianto ex-Bertone

intitolato all’Avvocato Gianni Agnelli. Qui sono prodotte le berline, men-

tre a Modena rimane la produzione dei modelli sportivi GranTurismo e

GranCabrio, oltre che dell’Alfa Romeo 4C.