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KERB 4.13
B
leu Côte d’Azur, blu come il colore del mare che bagna il
litorale francese da Mentone a Marsiglia. Una regione stu-
penda, composta dai dipartimenti Alpes-Maritimes, Var,
Provence. Un territorio che ingloba - pur non facendone par-
te politicamente - il Principato di Monaco. E’ qui che trent’anni
orsono, come il lettori di KERB MOTORI già sanno, un pilota e
ingegnere italiano follemente innamorato del mondo dei mo-
tori, decise di creare la prima Casa automobilistica monegasca,
producendo in serie limitata la prima GT stradale con scocca
in carbonio: la Centenaire. Ora la stessa azienda, sempre con
Fulvio Maria Ballabio alla guida, celebra il 30° anniversario di
una passione vissuta con romanticismo e un pizzico di follia,
presentando la Montecarlo Automobile Rascasse, nello stesso
colore di lancio degli esordi. Quel blu Costa Azzurra che ben si
presta come scenario naturale per questo modello d’élite, de-
stinato al jet-set che anima le notti della Riviera: a Monaco, Niz-
za, Cannes, Saint-Tropez... La Rascasse, dal nome dell’omonimo
pesce che vive nelle limpide acque che bagnano Montecarlo,
è una coupé/spyder con hard-top asportabile. E’ spinta da un
V12 Rolls Royce Silver Seraph da 5500 cc e 500 CV con due com-
pressori volumetrici e alimentazione bifuel benzina-bioetanolo
e GPL, grazie al sistema messo a punto dalla BRC di Mariano
Costamagna, azienda leader nella produzione di impianti a gas
metano e GPL. Con arricchimento a idrogeno per elettrolisi del-
la 4 GAS, che ha curato la prima fase dello sviluppo. Una scelta
di alimentazione che permette alla Rascasse di ridurre drastica-
mente le emissioni di CO2. Infatti è noto l’impegno di Alberto
di Monaco a favore dell’uso di vetture ecologiche, pertanto la
Montecarlo Automobile non poteva esimersi dal condividerne
il credo; da qui è nata l’idea di proporre una nuova concezio-
ne di supercar, presentando una macchina dall’impostazione
racing, ma eco-compatibile, utilizzando carburanti alternativi
e materiali ecologici per gli interni. Il primo esemplare della
Rascasse è stato acquistato pochi giorni prima del Salone di
Francoforte da un collezionista tedesco. Si tratta del telaio che
KERB MOTORI ha avuto il privilegio di provare su strada: prima
testata giornalistica ad averlo fatto. Il test si è svolto lungo un
percorso misto, cittadino e autostradale e in entrambe le confi-
gurazioni: coupé con tettuccio chiuso e spyder. Va detto subito
che nel primo allestimento risulta molto utile la presa d’aria che
permette di aerare l’abitacolo attraverso alcune boccole. L’av-
viamento è a pulsante. La posizione di guida bassa permette
una buona visibilità ed è abbastanza confortevole. L’allungo e
il sound del propulsore sono piacevoli, e la tenuta di strada
dà sicurezza, tenuto conto della sensibilità del volante, che non
dev’essere oggetto di manovre brusche, visto che La vettura
ha la trazione posteriore e nessun dispositivo elettronico. Lo
stesso sterzo dispone di un buon raggio d’azione che rende
la macchina semplice e maneggevole da utilizzare anche in
ambito
urbano.Ilcambio a 6 marce con leve al volante dev’es-
sere “chiamato” in maniera decisa. Sul dritto, in autostrada, si
ha la possibilità di assaporare le prestazioni di questa eco-su-
percar. Nel corso della nostra prova abbiamo potuto contribu-
ire alla comparazione di diversi tipi di cerchioni e pneumatici,
per passare alla delibera definitiva di quelli MAK con gomme
Yokohama. Come tutti i modelli d’ispirazione corsaiola, questa
Rascasse è una vettura laboratorio in continua evoluzione. Il
prossimo step prevede l’adozione nella parte anteriore, nel
telaietto meccanizzato con portamozzi in magnesio, semiassi in
titanio, sospensione a doppio triangolo e ammortizzatori tipo
push-road, di due motori elettrici da quasi 70 CV alimentati da
batterie al litio dislocate a centro scocca. Si tratta di un sofisti-
cato sistema hybrid con tecnologia da F.1 che rende la Rascasse
una 4WD non permanente, con comando al volante per l’aziona-
mento del KERS; in questo modo potrebbe essere usata in città
in modalità totalmente elettrica. Questo sistema è stato studiato
dagli ingegneri Mario Bonifacio e Marco Muzio, già realizza-
tori del KERS istallato sulla Quadrifuel nel 2010. Simile a quel-
lo collaudato dalla BRC sulle Kia Venga ibride (GPL/elettrico)
del trofeo internazionale Green Hybrid Cup 2013. L’obbiettivo
è di realizzare 15 Rascasse in tre anni, a un prezzo di 500.000
Euro, che include molteplici possibilità di personalizzazione.