Previous Page  11 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 11 / 84 Next Page
Page Background

11

KERB 4.13

B

leu Côte d’Azur, blu come il colore del mare che bagna il

litorale francese da Mentone a Marsiglia. Una regione stu-

penda, composta dai dipartimenti Alpes-Maritimes, Var,

Provence. Un territorio che ingloba - pur non facendone par-

te politicamente - il Principato di Monaco. E’ qui che trent’anni

orsono, come il lettori di KERB MOTORI già sanno, un pilota e

ingegnere italiano follemente innamorato del mondo dei mo-

tori, decise di creare la prima Casa automobilistica monegasca,

producendo in serie limitata la prima GT stradale con scocca

in carbonio: la Centenaire. Ora la stessa azienda, sempre con

Fulvio Maria Ballabio alla guida, celebra il 30° anniversario di

una passione vissuta con romanticismo e un pizzico di follia,

presentando la Montecarlo Automobile Rascasse, nello stesso

colore di lancio degli esordi. Quel blu Costa Azzurra che ben si

presta come scenario naturale per questo modello d’élite, de-

stinato al jet-set che anima le notti della Riviera: a Monaco, Niz-

za, Cannes, Saint-Tropez... La Rascasse, dal nome dell’omonimo

pesce che vive nelle limpide acque che bagnano Montecarlo,

è una coupé/spyder con hard-top asportabile. E’ spinta da un

V12 Rolls Royce Silver Seraph da 5500 cc e 500 CV con due com-

pressori volumetrici e alimentazione bifuel benzina-bioetanolo

e GPL, grazie al sistema messo a punto dalla BRC di Mariano

Costamagna, azienda leader nella produzione di impianti a gas

metano e GPL. Con arricchimento a idrogeno per elettrolisi del-

la 4 GAS, che ha curato la prima fase dello sviluppo. Una scelta

di alimentazione che permette alla Rascasse di ridurre drastica-

mente le emissioni di CO2. Infatti è noto l’impegno di Alberto

di Monaco a favore dell’uso di vetture ecologiche, pertanto la

Montecarlo Automobile non poteva esimersi dal condividerne

il credo; da qui è nata l’idea di proporre una nuova concezio-

ne di supercar, presentando una macchina dall’impostazione

racing, ma eco-compatibile, utilizzando carburanti alternativi

e materiali ecologici per gli interni. Il primo esemplare della

Rascasse è stato acquistato pochi giorni prima del Salone di

Francoforte da un collezionista tedesco. Si tratta del telaio che

KERB MOTORI ha avuto il privilegio di provare su strada: prima

testata giornalistica ad averlo fatto. Il test si è svolto lungo un

percorso misto, cittadino e autostradale e in entrambe le confi-

gurazioni: coupé con tettuccio chiuso e spyder. Va detto subito

che nel primo allestimento risulta molto utile la presa d’aria che

permette di aerare l’abitacolo attraverso alcune boccole. L’av-

viamento è a pulsante. La posizione di guida bassa permette

una buona visibilità ed è abbastanza confortevole. L’allungo e

il sound del propulsore sono piacevoli, e la tenuta di strada

dà sicurezza, tenuto conto della sensibilità del volante, che non

dev’essere oggetto di manovre brusche, visto che La vettura

ha la trazione posteriore e nessun dispositivo elettronico. Lo

stesso sterzo dispone di un buon raggio d’azione che rende

la macchina semplice e maneggevole da utilizzare anche in

ambito

urbano.Il

cambio a 6 marce con leve al volante dev’es-

sere “chiamato” in maniera decisa. Sul dritto, in autostrada, si

ha la possibilità di assaporare le prestazioni di questa eco-su-

percar. Nel corso della nostra prova abbiamo potuto contribu-

ire alla comparazione di diversi tipi di cerchioni e pneumatici,

per passare alla delibera definitiva di quelli MAK con gomme

Yokohama. Come tutti i modelli d’ispirazione corsaiola, questa

Rascasse è una vettura laboratorio in continua evoluzione. Il

prossimo step prevede l’adozione nella parte anteriore, nel

telaietto meccanizzato con portamozzi in magnesio, semiassi in

titanio, sospensione a doppio triangolo e ammortizzatori tipo

push-road, di due motori elettrici da quasi 70 CV alimentati da

batterie al litio dislocate a centro scocca. Si tratta di un sofisti-

cato sistema hybrid con tecnologia da F.1 che rende la Rascasse

una 4WD non permanente, con comando al volante per l’aziona-

mento del KERS; in questo modo potrebbe essere usata in città

in modalità totalmente elettrica. Questo sistema è stato studiato

dagli ingegneri Mario Bonifacio e Marco Muzio, già realizza-

tori del KERS istallato sulla Quadrifuel nel 2010. Simile a quel-

lo collaudato dalla BRC sulle Kia Venga ibride (GPL/elettrico)

del trofeo internazionale Green Hybrid Cup 2013. L’obbiettivo

è di realizzare 15 Rascasse in tre anni, a un prezzo di 500.000

Euro, che include molteplici possibilità di personalizzazione.