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Nella pagina a fianco vediamo alcuni dettagli degli interni in stile
marinaro, che utilizzano materiali pregiati quali la pelle e il legno
Ecowood trattato. Il nome della vettura è incastonato nella plancia.
Un particolare dei due bocchettoni per il rifornimento di GPL e benzina,
e due disegni che mostrano le specifiche del KERS.
A lato, il blocco motore derivato Rolls Royce Silver Seraph.
zo di carburanti alternativi, e del legno Ecowood marino trattato
per gli interni, così come ha fatto, per esempio, anche Pininfarina
nelle ultime sue concept. Ma andiamo con ordine. Esteticamente
l’avantreno nella parte bassa si presenta molto grintoso e riporta
alla memoria la monoposto F.1 Tyrrell 019 del 1990, con musetto
anteriore rialzato al centro e profili laterali ad ala di gabbiano.
Quella monoposto progettata da Harvey Postlethwaite e Jean-
Claude Migeot, fu affidata a Satoru Nakajima e Jean Alesi, che pro-
prio nel G.P. di Monaco ottenne il secondo posto. Se vogliamo,
il muso della Rascasse ricorda un po’ anche quello della Ferrari
Enzo. Profondamente diverso invece il disegno del cofano che
presenta due prese d’aria laterali che partono dalla calandra.
Belli i fari, classici, rotondi e doppi con mascherina in plexiglass:
come quelli dei Prototipi che hanno fatto la storia dell’Enduran-
ce. Le linee delle fiancate sono slanciate e le portiere si aprono
verso l’alto. L’apertura del cofano anteriore e del vano motore
sono speculari dall’alto in basso: un ulteriore richiamo ai proto-
tipi da gara. La seduta è molto bassa, come in una vera auto da
corsa, perché - come suole dire Niki Lauda - “le auto si guidano
col sedere” - se si vuole comprenderne bene le variazioni di as-
setto e il comportamento. Il tema degli interni merita un capitolo
a parte. Sono caldi e accoglienti, con ampio utilizzo di pelle e le-
gno Ecowood marino trattato anche per il pavimento. Sembra di
essere in una suite con parquet. Riportano alla mente quei celebri
motoscafi italiani in legno degli anni ’60, e fanno di questa Rascas-
se una “tender to …” di alto livello per qualche yacht ormeggiato
nel Mediterraneo. Perché no, magari all’ancora nel nuovo Porto
Hercule del Principato di Monaco. Molto bello il quadro strumenti
digitale, incastonato in una pregevole consolle di legno di chiara
ispirazione marinara, così come in legno è il volante Nardi vinta-
ge. Sui comandi di azionamento frecce e tergi, la Casa sta ancora
lavorando nei dettagli. Niente elettronica e dispositivi di sicurezza
quali gli air-bag. Infatti l’auto rispecchia la filosofia di una fuori-
serie “dura e pura” da competizione, pur con raffinati interni in
materiali pregiati di cui abbiamo ampiamente parlato. Il telaio è
tubolare con pannelli in honeycomb e rivestimenti in carbonio. La
coda è ugualmente molto racing, con estrattore, doppio tubo di
scarico centrale, prese d’aria sui due passaruota e motore a vista.
CARATTERISTICHE TECNICHE:
MONTECARLO AUTOMOBILE RASCASSE
CARROZZERIA: berlinetta GT coupé-spyder
PROGETTO: Montecarlo Engineering/Simbol Design
Realizzazione telaio e carrozzeria in materiali compositi, carbonio, kevlar
TELAIO: tubolare pannellato honeycomb, con allestimento pianale e
abitacolo in legno Ecowood trattato, di tipo marino
SOSPENSIONI: doppio triangolo ammortizzatori ORAM
MOTORE: 5500cc V12 di derivazione Rolls Royce Silver Seraph By MCE,
con due compressori volumetric. Condotti d’aspirazione delle teste
curati dalla Lumini Engeneerig
ALIMENTAZIONE: bifuel benzina bioetanolo/GPL sistema BRC,
arricchimento a idrogeno 4GAS
POTENZA: 500 CV versione biturbo+hybrid anteriore
POTENZA IBRIDA: 70 kWmotori elettrici (tecnologia KERS) con batterie al litio
esistemaBMS,progettoBARdegli ingegneriMarioBonifacioeMarcoMuzio
VELOCITA’: autolimitata a 300 Km/h - MASSA: 1150 Kg
CAMBIO: Getrag sequenziale con leve al volante a 6 rapporti
FRENI: Tarox auto ventilanti con pistoncini ceramici
RUOTE: pneumatici Yokohama con cerchi Mak: 19” ant.; 20” post.
VOLANTE: Nardi Classic con orologio MonteCarlo-Watch