del KGB, ma non ci fu nulla da fare. Mi benda-
rono e mi portarono in un carcere umido, in at-
tesa di eventi. Io pensai che ormai mi sarebbe
spettata la Siberia, ma per fortuna cosi non fu,
visto che dopo 4-5 ore circa, venne veramente
l’ambasciatore Salleo con Sandro Paternostro.
Parlarono con dei dirigenti del KGB e cosi fui li-
berato. Ancora oggi non ho mai capito se tutto
quanto è stato uno scherzo, un sogno incredi-
bile o pura realtà. Quell’auto nera che puzzava
di tabacco e vodka, era una Lada-Vaz Žiguli
2101; ovvero la Fiat 124 prodotta su licenza per
il mercato sovietico, tra il ’70 e il ’74, nello stabi-
limento di Togliattigrad. Dasvidania.
di casa, anche quando si trattava di monoposto
di F.1. La Rascasse strizza comunque l’occhio al
mood di oggi, quello delle auto ecologiche, e
adotta un’alimentazione bifuel a GPL. Inoltre è
blu, colore che celebriamo con uno speciale
centrale. Blu era il colore della R5 GT Turbo di
Massimo Quintavalla, che ricordiamo nella ru-
brica Poker d’Assi, assieme ad altri amici scom-
parsi. Primo fra tutti Karl Heinz Kalbfell, con cui
ho avuto il privilegio di lavorare in Maserati. Poi
Jean-Claude Olivier, mito delle due ruote e non
solo, all’insegna del blu Sonauto. Per arrivare al
collega Marco De Martino. Narriamo le gesta
05
PEUGEOT RCZ: VERA GRANTURISMO ALLA PORTATA DI TUTTI
PROVE TECNICHE DI
good bye
COЯTIИA
S
iamo tra il 1991 e il ‘92. Il Muro di Berlino
è crollato. Perestrojka e Glasnost (ovvero
ricostruzione e trasparenza) sono le parole
cardine della strategia che Mikhail Gorbaciov
ha seguito durante il suo governo, fino all’epi-
logo e alle dimissioni da Presidente. L’Unione
Sovietica è tornata ad essere la “Grande Ma-
dre Russia”. In questo contesto Piero Cham-
bretti vara la trasmissione good bye CORTINA,
tutta ambientata nei paesi dell’Est. Come sem-
pre in onda su RAI 3, ribattezzata ironicamente
La Trois, visto che all’epoca Berlusconi aveva
già aperto La Cinq in Francia. Ebbene, voglio
raccontarvi un episodio accaduto a Mosca,
durante le riprese della trasmissione. Dissi
a Chiambretti che il mio sogno - nei panni di
Sciampi - era quello di cantare sulla Piazza Ros-
sa davanti al Cremlino e alla tomba di Lenin, la
canzone “Nikita Rock” di Adriano Celentano,
anni ‘60. Personaggio a cui un po’ assomiglio e
mi ispiro. Pierino mi disse che era quasi impos-
sibile, ma che avremmo tentato l’ardua impre-
sa con l’aiuto del mitico Sandro Paternostro, ex
corrispondente Rai prima da Londra e poi da
Mosca, e seguendo altre “vie ufficiose”. Fatto
sta che si riuscì realmente a piazzare un pal-
Q
uesto numero mette insieme tanti aspetti
della nostra passione per i motori. Abbia-
mo provato in esclusiva, unica testata al
mondo, la nuova Montecarlo Automobile Ra-
scasse, con tanto di servizio fotografico in stu-
dio. E’ una supercar di un piccolo costruttore,
realizzata in modo artigianale. Interessa questa
tipologia di automobili, in un momento in cui si
parla solo di elettronica, connettività e tecno-
logia esasperata? Noi pensiamo di sì, perché
fa tornare indietro nel tempo, alle origini del-
la passione pura, che spingeva i costruttori del
passato a realizzare le proprie creature nel box
ABBIAMO MESSO INSIEME TANTI TEMI, CON UN “FIL-BLUE” A FARE DA TRAIT-D’UNION FRA LE NOSTRE PASSIONI
D A L L A R U S S I A C O N T E R R O R E : I L C O N C E R T O I N P I A Z Z A R O S S A E Q U E L L A L A D A N E R A …
T ERZA PAG I NA
chetto in legno in mezzo alla Piazza Rossa. Io
ero emozionatissimo! Figuratevi, ero davanti al
Cremlino, con i compagni del complesso: Tatti
Sanguinetti al sax, Aldo Rizzo detto “Triango-
lo” alla batteria e Piero Chambretti alla chitarra.
Mancava solo la prima chitarra solista di Ricky
Gianco, che non riuscì a passare la dogana e
non si seppe mai il perché. Incominciarono le
riprese della mia esibizione e saltellando come
un cosacco intonai la canzone “Nikita rock”.
Subito si fermò una folla incuriosita e diverti-
ta nel vedere l’esibizione, ma anche molto ri-
spettosa, quando all’improvviso arrivò un’auto
nera con vetri scuri. Scesero due persone che
si qualificarono come agenti del KGB, e ven-
nero direttamente verso di me chiedendomi il
permesso per suonare e il passaporto. Io non
avevo ovviamente il primo documento ma ne-
anche il secondo con me. Chiesi a Chiambretti
di spiegare loro la situazione, ma purtroppo
non ci furono ragioni. Mi presero e mi arresta-
rono, trascinandomi nella loro auto nera. Ero
in preda al panico; Chiambretti, da lontano, mi
diceva che avrebbe chiamato l’Ambasciatore
d’Italia a Mosca Ferdinando Salleo. Anche la
folla protestava contro la polizia segreta russa
KERB 4.13
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Oppure tramite
www.ezpress.it(anche nella versione iPad) e
www.leserservice.chdi Andrea Cittadini
di Sciampi
di Passione Engadina e della sua targa azzurra
da applicare sulla vettura. Un’esperienza esal-
tante che per quasi tre giorni ha messo in sim-
biosi scenari naturali incredibilmente maestosi
e perfettamente conservati, con le più belle
auto italiane d’epoca e non, rendendone oltre-
modo piacevole la guida. Spazio anche a una
perla: la Maserati 320S ritrovata. Tema del gior-
no: perché spendere di più quando con 30.000
Euro ci si compra una vera GT come la Peugeot
RCZ? Parlando di due ruote, godiamoci il ritor-
no in pista di Kevin Schwantz e la bella storia
della JP Norton di Alan Cathcart. Può bastare?