11
KERB 2.14
tali specifiche la RCZ R è l’auto di serie più potente della storia Peugeot, e
vanta anche un primato di potenza specifica nella categoria: con circa 170
CV per litro, ha un rapporto CV/litro tra i migliori al mondo. Risultato otte-
nuto anche grazie all’uso di componentistica di altissimo livello, come i
pistoni Mahle in alluminio. Il rapporto peso/potenza è un altro “âtout” del-
la “belva”: 4,7 kg/CV, visto che il peso a secco è di soli 1280 kg, in funzione
di un lavoro di affinamento che ha portato all’alleggerimento della mac-
china. Sviluppando componenti specifici che hanno portato ad un rispar-
mio di 17 kg rispetto alla RCZ da 200 CV. L’ottimizzazione aerodinamica ha
consentito di aumentare il carico posteriore grazie a un nuovo spoiler, che
favorisce la stabilità alle alte velocità, senza penalizzare la resistenza all’a-
ria. Il temperamento “pepato” della RCZ R si vede nei suoi dati: velocità
massima 250 km/h (limitata elettronicamente); accelerazione 0-100 km/h in
5,9 secondi. Per fermarsi, ci sono i nuovi freni a disco maggiorati da 380
mm con pinze anteriori rosse a 4 pistoncini “griffate” Peugeot Sport. La
spaziatura dei sei rapporti del cambio manuale è specifica, per assecon-
dare la coppia massima che copre un arco di giri molto ampio, come si
evince dal grafico riportato a pagina 11. E’ standard il pacchetto Sport, con
la leva del cambio più corta (il pomello è in alluminio) abbinata al volante
di diametro ridotto. Perché la scelta di mantenere un propulsore 1.6 anzi-
ché il 2 litri? La risposta è duplice. Nei mercati europei, la crisi ha spinto
tutti alla “concretezza”, quindi il fenomeno del downsizing non condiziona
solo le dimensioni esterne dei nuovi prodotti, ma anche la meccanica, a
patto di riuscire a garantire spaziosità e prestazioni velocistiche degne
delle automobili più grandi con motori di clilindrate maggiori. L’equazio-
ne downsizing uguale stesso spazio interno ma motore più piccolo, parco
nei consumi e parimenti performante, permette di risparmiare molti soldi
tra tasse, bolli, balzelli vari e accise sulla benzina, oltre ovviamente a parte
del prezzo della vettura. Nel caso specifico delle RCZ ed RCZ R, la prima
parte da 29.050 Euro (156 CV) chiavi in mano e arriva fino a 31.850 Euro (200
CV); la 2.0 HDi a gasolio da 163 CV è ugualmente molto interessante, spe-
cie in ottica consumi e costa 31.450 Euro (per info:
http://www.peugeot.it).
La RCZ R, visti i contenuti tecnici, è proposta a una cifra superiore, 41.850
Euro chiavi in mano, dove il gioco della concorrenza diventa più agguerri-
to ma lei si fa valere: il corrispettivo economico da pagare resta sempre
più basso di quello delle rivali. Inoltre, dal punto di vista tecnico, la scelta
di un motore 1.6 turbo è stata fatta perfino dalla F.1 per il nuovo regola-
mento introdotto quest’anno. Chiaro segnale che un modello che si picca
di rappresentare il massimo connubio tra soluzioni stradali e tecnologia
racing per un modello di serie, non poteva sottovalutare. Dicevamo della
concorrenza, che include anche auto a trazione integrale o “classica” po-
steriore, la “summa corsaiola” per i cultori dell’automobilismo. Beh dob-
biamo dire che anche le più splendide esemplari all’insegna del tutto die-
tro, oggi sono incollate al terreno e solo pochi “manici” sanno realmente
tenerle a bada senza elettronica, ammesso che si riesca a farle scodare
comunque. Tanto vale allora scegliere una tutto avanti, se c’è anche la con-
venienza economica, disponendo sempre della grinta di 270 CV. Sì perché
questa RCZ nella versione R pur raggiungendo questo apice di potenza e
pur dispensando emozioni a gas aperto, si dimostra giudiziosa nei consu-
mi: 6,3 l per 100 km il dato dichiarato, con emissioni di 145 g/km. Parliamo
di dinamica ora. L’assetto ribassato di 10 mm e le ruote da 19 pollici più
larghe e più sporgenti (Goodyear Eagle F1 Asymmetric 235/40 R19) danno
una tenuta di strada impeccabile ed enfatizzano il look da “muscle car”.
Le molle degli ammortizzatori sono più rigide e la barra antirollio è posi-
zionata più arretrata. Il differenziale a slittamento limitato Torsen permette
di sfruttare al massimo la notevole coppia disponibile. Il Torsen, inoltre,
consente alla RCZ R una buona stabilità in frenata e la capacità di “stringe-
re” le traiettorie. Dal punto di vista estetico, maestosi e cattivi i cerchi
sportivi in lega leggera bicolore diamantati/nero opaco, realizzati solo
per questa versione. Il disegno del diffusore posteriore è pulito e sempli-
ce, con i due terminali di scarico cromati laterali. I fari efficaci allo Xenon,
danno una buona profondità. Il colore della carrozzeria Rosso Erythree si
sposa bene con gli archi in alluminio nero opaco, di serie sulla RCZ R. Tra
le personalizzazioni, la scelta del rivestimento del tetto in carbonio lucido
o satinato. Passando agli interni, si notano al volo le due targhette che
“sanciscono” che siamo a bordo di un’auto speciale: una si trova sul
brancardo della portiera, l’altra nel mezzo della consolle e recano la scrit-
ta Peugeot Sport e la lettera R. Tipicamente racing le impunture rosse su
tono nero, che percorrono la silhouette dell’abitacolo in pelle, che riveste
il volante, la leva del cambio, i pannelli delle porte, i braccioli e i sedili.
Questi ultimi, naturrellement sportivi, sono in Nappa pieno fiore e Alcanta-
ra. La posizione di guida è ergonomica e confortevole, con il busto ben
sorretto dallo schienale. In definitiva, la Peugeot RCZ R è una coupé 2+2
comoda, con bagagliaio adeguato, che si fa vivere anche fuori dai circuiti.
“La materia prende forma
scolpita dal vento:
forza, potenza, fluidità e 270 CV”