COL DE VENCE PER LA RCZ R, ANTIBES PER LA QUATTROPORTE
C
ome di consueto ogni nuova uscita di questa rivista segue un filo
logico che si dipana nelle pagine seguenti, tra prove di auto mo-
derne e sfilate di auto d’epoca, ricordi legati a competizioni di ieri
e novità di oggi. Filo che si riannoda a poche pagine dalla fine, giunti a
“Cafè Bikes”, lo spazio dedicato alle due ruote. Si inizia e si chiude con
la Francia, visto che anche su questo numero tanti articoli sono ambientati
oltralpe, dove la nostra musa ispiratrice ci porta sul Col de Vence, in Co-
sta Azzurra, poi in Vandea e nuovamente in Provenza. Oltre alle prove di
Peugeot RCZ R, Maserati Quattroporte e Toyota GT86, diamo spazio alla
“istant classic” Lexus LFA, modernissima eppure già fuori produzione, con
soli 40 esemplari consegnati in Europa. Rendiamo un doveroso omaggio al
20° Anniversario della Fiat Coupé di Chris Bangle, un’auto mitica, nella du-
plice veste stradale e racing. Uno sguardo a Villa d’Este, più effervescente
che mai, per poi passare dalle dame in abito di gala alle amazzoni in tuta
da pilota: Susie Stoddart Wolff e Simona De Silvestro stanno provando a
entrare in pianta stabile in F.1. Per ora nel corso
delle prove, forse nel 2015 anche in gara, emu-
le di Lella Lombardi, l’unica ad aver preso punti
iridati. Dal potere rosa a quello turchese, colore
che a tutti gli appassionati di Formula Uno ricor-
da la Leyton House-Judd, monoposto con la qua-
le Ivan Capelli provò a vincere il GP di Francia al
Paul Ricard, l’8 luglio 1990. Un successo sfuggito
per poco, dietro alla Ferrari di Prost e davanti
alla McLaren di Ayrton Senna, ovvero nell’Olim-
po degli Dei. Lui è là, con loro sul podio, con
una tuta color turchese. Fatale per la carriera di
Ivan sarà invece il rosso, più precisamente una
rossa, e non parliamo di una donna… Bene, ora il
destino di Capelli s’intreccia di nuovo con quello
del circuito di Monza: la pista che gli ha dato i
natali agonistici. A metà luglio si terranno le ele-
zioni dell’ACI Milano e l’attuale commentatore
TV ha deciso di scendere in lizza con una propria
cordata che comprende anche Enrico Redaelli,
ex-Presidente dell’Associazione Amici dell’Auto-
dromo. Chi ama questo impianto, sa bene come
Monza meriti un grande rilancio. Oggi rimane in
vita grazie al cordone ombelicale rappresentato
dal GP di F.1: un legame sempre più flebile, viste
le ultime dichiarazioni di Bernie Ecclestone sulla
scadenza del contratto nel 2016, e la concorrenza
agguerrita del Mugello. Serve un radicale rinno-
vamento, con una strategia di marketing, com-
merciale e sportiva ad ampio raggio, per tornare
ad avere un calendario eventi degno del blasone
di Monza. Una strategia internazionale, perché i
capitali sono all’estero e bisogna saperli andare
a cercare con progetti seri. Il circuito di Monza
deve diventare essere il fiore all’occhiello del
suo territorio, come Le Mans e Indianapolis, i due
modelli ai quali fare riferimento. Monza specchio
del nostro Paese: continuando così non si va da
nessuna parte. L’inerzia va cambiata. Con Ivan
potrebbe riaccendersi la passione vera: l’amore
per le corse e i suoi protagonisti, i concorrenti, i
tifosi. Vedremo se sarà un’auto turchese a sfrec-
ciare per prima su un traguardo ormai prossimo.
UNA SCELTA PER MONZA: IVAN CAPELLI PRONTO A RILANCIARE L’AUTODROMO, RIPENSANDO AL PAUL RICARD NEL ’90
di Andrea Cittadini
05
KERB 2.14
terza pagina
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