Previous Page  89 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 89 / 100 Next Page
Page Background

S

ono stato il primo giornalista a provare su strada questa

follia realizzata dal geniale Roland Sands, su commis-

sione di Justyn Amstutz, proprietario di ben tre Desmo-

sedici RR: una la usa in pista, l’altra ce l’ha ancora intonsa

nella cassa, mentre la terza l’ha fatta trasformare da Sands in

una moto da dirt-track. Si avete, capito bene, trasformare una

GP replica in tracker! Ebbene, noi abbiamo guidato questo

esemplare su strada, regolarmente omologato e pronto per

essere targato: ulteriore mutamento nella trasformazione.

Desmosedici RR e RSD Desmo Tracker stradale: Dr. Jekyll e

Mr. Hyde. O se vogliamo solo Monna Lisa, la Gioconda di

Leonardo da Vinci, unica, irripetibile, incomparabile: così

Sands chiama la Desmosedici RR. E se si vuole intervenire sul-

la Gioconda, si può solo reinterpretarla, perché è impossibi-

le ridipingerla. E’ quello che ha fatto questo figlio d’arte. Suo

padre Perry è il fondatore della Performance Machine, creata

a Los Angeles nel ’70, azienda leader negli USA nella perso-

nalizzazione di custom e sportive in genere. Nativo di Long

Beach, Roland ha iniziato ad andare in moto all’età di 5 anni.

Nel ’93 ha debuttato in gara vincendo a Willow Springs con

una Yamaha TZ250 e dopo due anni è passato nella serie

AMA, battagliando con Rich Oliver e Kurtis Roberts. Ha con-

quistato il titolo nel ’98 e fatto sue undici corse, tra le quali

Laguna Seca. Daytona invece è la sua pista stregata, dove

non ha mai vinto e si è fatto pure male. Nel 2000 Paul Bird lo

ha chiamato in Inghilterra per correre nel British Superbike

con una Honda ufficiale, e Sands è salito più volte sul podio.

La nostalgia per la California lo ha fatto ritornare a casa, ap-

pendere la tuta al chiodo e aprire la sua azienda: Roland San-

ds Design. Lasciando la PM dove lavorava giustappunto

come designer. All’alba dei quarant’anni Roland Sands è ora

il più rinomato guru delle personalizzazioni e la sua ultima

fatica è l’incredibile Yamaha T-Max visto al Salone di Milano.

Se andate sul sito

www.rolandsands.com/bikes

, potete ve-

dere i mezzi da urlo realizzati finora. Spicca la KR V5 Tracker

con motore MotoGP 5 cilindri da 990 cc, per conto di Kenny

Roberts, presentata nel luglio 2006 nel paddock di Laguna

Seca in occasione del GP degli USA. Uno spettacolo sentirla

ruggire per le strade di Los Angeles, e all’epoca pensai di

aver raggiunto il Nirvana, quando le montai in sella. Ebbene

con la Desmo Tracker siamo andati oltre. Il successo di

quell’opera d’arte che fu la V5, è stato comunque un biglietto

da visita importante per Sands, al fine di convincere le case

ad affidarsi a lui per concept bike e prototipi. Ducati è stata

la prima a farlo, ed è nata la Hyper Motard, esposta nel di-

cembre 2007 al Salone di Long Beach (la vedete nella foto a

pagina 93 con la modella bionda). Questa Desmo Tracker na-

sce nel solco di quella collaborazione e sarebbe proprio una

moto adatta alla passione di Kenny Roberts o di Valentino

Rossi, fanatici del fuoripista. Ma andiamo con ordine e ripar-

tiamo dall’inizio. La Ducati Desmosedici RR è stata la moto di

serie più desiderata in assoluto. Nessun altro mezzo ha sapu-

to declinare così fedelmente le prestazioni di una moto da

Grand Prix in una replica stradale. Acquistata, sia chiaro, da

business men milionari e vip del cinema, ma anche da comu-

ni appassionati che hanno deciso di fare i salti mortali e inve-

stire in questa moto i loro risparmi. Tutti accomunati dalla

stessa passione. Icona celebrativa e ultima espressione della

fantastica doppietta ottenuta nel novembre 2006 a Valencia,

con la vittoria una tantum di Troy Bayliss per un estempora-

89

KERB 1.13