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KERB 1.13

senza la gestione elettronica del motore che ora equipaggia

questi mezzi. La Desmo Tracker provata da me sarebbe

pronta per correre su un ovale, con gomme Goodyear mar-

chiate Dunlop da 19 pollici. Infatti Dunlop è ora di proprietà

Goodyear. La grosse gomme da dirt-track incredibilmente

tengono sull’asfalto e nelle curve senza fine della Glendora

Mountain Road. Certo, quella posteriore si muove quando

apri in uscita di curva e sai di avere 200 CV sotto il sedere.

Ma quando scoda, lo fa in maniera controllabile e l’anteriore

tiene lateralmente, permettendoti di piegare senza timore

nell’affrontare le S veloci. Stare sulle pedane aiuta a evitare

che la moto tenda a impennarsi in accelerazione, ma la solu-

zione migliore è quella di aiutarsi col freno posteriore men-

tre si dosa il gas, anche perché la moto si ribalterebbe facil-

mente se si esagerasse. Meglio lasciare a Justyn Amstutz

l’eventuale voglia di provare ad avvicinare questo limite,

visto che ha due moto di scorta… OK, Roland, cosa mi dici di

quei critici che ti accusano di sacrilegio e di aver sfigurato

Monna Lisa, trasformando una sofisticata Desmosedici RR in

una ruvida Desmo Tracker, tipico giocattolo da Million Dollar

Baby, come la Ferrari station wagon fatta realizzare dal Sulta-

no del Brunei? “Non me ne frega un ca..o” - risponde deciso

Sands. “Questo non è un pezzo d’epoca da collezione che

deve essere venerato e conservato in un museo. Ce ne sono

altri 1.499 là fuori, o forse meno, sottraendo quelli che i pro-

prietari hanno demolito cadendo in pista. Se si trattasse re-

almente di un pezzo unico, con tanto di pedigree, allora bi-

sognerebbe pensarci due volte prima di modificarlo. Ma la

Desmosedici RR è un prodotto di serie, e sinceramente chi

mi critica non è al mio livello. Voglio dire, io possiedo una

Desmosedici RR, trascorro un sacco di tempo su questa

moto, specie in circuito, e spesso faccio pure delle compa-

rative con un’Aprila RSV4. Purtroppo il 99% delle persone

che lancia letame sul mio progetto non ha mai guidato una

Desmosedici, e magari non sarebbe nemmeno in grado di

farlo. Non sanno cosa la moto è veramente in grado di fare.

Eppure sono quelli che dicono che mi dovrei vergognare

per aver costruito la Tracker. Bene, vadano a farsi fottere,

non piacerà loro nemmeno il mio prossimo progetto Ducati

“ La mia curiosità si accende. Cos’hai in mente di fare Ro-

land? “Un ragazzo mi ha chiesto di costruirgli una Café Racer

Panigale dal look retrò-future. Lui è pronto, e noi di RSD

pure. Ho guardato la Panigale e ti posso dire come nessun’al-

tra Ducati sia meglio predisposta a farsi spogliare. E’ bella e

semplice, ben proporzionata con lineamenti puliti, non sarà

difficile massaggiarla e controllare che ogni cosa sia al po-

sto giusto. Intendo prestazioni, sospensioni, eccetera. Baste-

rà semplificare, tenere l’essenziale: una naked acqua e sapo-

ne. Non male. So che tanti sono già pronti a odiarmi ancora

di più, ma non m’interessa, semplicemente mi fa sorridere!”.

Non dite poi che non siete stati avvertiti, ducatisti ...! Chi

dovrebbe realmente dare un’occhiata a quello che ha fatto

Sands è l’Aprilia, visto che pensare a una RSV4 street-tracker

è davvero eccitante. Soprattutto dal momento che il suo V4

a 65° è più compatto del V4 a 90° della Ducati. Posso già pre-

notare la moto?